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giovedì 20 giugno 2013

Il ballo del qua qua nel misterypack!

Amici lo sapevate che il ballo del qua qua è arrivato fino a Los Angeles?
Mettetevi comodi ora vi spiego....
Un altro mistrypack da bigodino.it ...il mio babbo natale speciale... apro ed ecco
tutta la serie completa di NEW GIRL,la sitcom americana sbarcata su mtv lo scorso dicembre....


Jessica "Jess" (Day  Zooey Deschanel.)
Jess è la protagonista della serie,una maestra, trentenne, che è stata tradita e lasciata dal ragazzo che stava per sposare, e così decide di trovarsi un'altra casa, ed attraverso Internet trova una stanza in un loft già abitato da tre ragazzi...Nick, Schmidt e Winston.
  È una ragazza allegra, entusiasta e sensibile, sempre pronta a scherzare, ma allo stesso tempo si scoraggia facilmente.
Ama canticchiare ed inventare brevi canzoni improbabili, ed i suoi comportamenti sembrano  fare di tutto per mettere in imbarazzo gli altri....ma  grazie a lei, alla fine tutti fanno esattamente ciò che non avrebbero mai fatto !



Ed è proprio alla fine del 3° episodio, che  incredula vedo Nick che si appropinqua a ballare il ballo del qua qua,( da lei proposto oscenamente in precedenza) con un ritmo lento e sensuale come la musica di sottofondo....ahahahah....ho riso per un quarto d'ora....curiosi?



Bè non perdetevela, vi ricordate tre cuori in affitto?...Ecco la versione invertita e moderna.
I protagonisti sono 5 ed ognuno di loro vi farà sorridere sorprendentemente!
Ve li presento:

Nick Miller interpretato da Jake Johnson, è la persona caratterialmente più vicina a Jess. Ha abbandonato la facoltà di legge poco prima della laurea, e ora si mantiene facendo il barista. Sta scrivendo un libro sugli zombie.

Schmidt interpretato da Max Greenfield è il donnaiolo del gruppo, sicuro di sé e sempre a caccia di avventure. È orgoglioso del proprio corpo, tant'è che appena ne ha l'occasione si toglie la maglietta per mostrare a tutti i suoi addominali.

Winston Bishop  interpretato da Lamorne Morris è un giocatore di basket che non ha sfondato, è appena ritornato negli Stati Uniti dopo aver tentato la carriera in Lettonia. Una persona altamente competitiva, e decisa a svolgere ogni cosa per il meglio. Conduce un programma radiofonico notturno.

Cece Meyers interpretata da Hannah Simone è la migliore amica di Jess, sin dai tempi dell'infanzia. È un'affascinante modella indiana, pronta a fulminare tutti i ragazzi che l'avvicinano con sguardi taglienti e risposte a tono.  

Li adorerete!




lunedì 13 maggio 2013

Missoni






Ottavio Missoni: addio genio ed eccentricità


Muore un maestro dell’eleganza e dell’ estrosità, Tai, l’atleta dei colori, il campione dei filati.
Uno spirito sportivo portato avanti da sempre, con eleganza e charme

Qualcuno lo ricorda subito per il suo cardigan multicolor, e la sua serafica filosofia di vita, un uomo disciplinato e composto.
Ma la sua indole di campione non poteva non renderlo caposaldo dello stile italiano, dai filati, ai profumi, dai costumi teatrali, agli interni di automobile.
Ha creato la sua storia e la sua fama!
Di origini jugoslave, nel 1939 è già campione mondiale studentesco. Successivamente partecipa alle Olimpiadi di Londra del 1948 classificandosi sesto nella finale dei 4500 ostacoli. E’ lì che conosce quella che diventerà sua moglie e compagna di tutta la vita, Rosita.
Ed é in quella occasione che la tuta “Venjulia”, sua ideazione, fu adottata dal team italiano.
Campione vero, dunque!
La voglia di  vincere e l’amore eterno per la sua Rosita ,lo porteranno a trasferirsi nel varesotto e ad aprire la sua officina di maglieria, iniziando così la sua consacrazione come stilista di fama internazionale con la conquista, nel 1973 a Dallas,  del ‘Neiman Marcus Fashion Award, l’Oscar della moda.
La tuta Venjulia
Così chiamata  la tuta Venezia-Giulia. All’epoca non c’erano le sponsorizzazioni, la divisa era la stessa tuta degli allenamenti. La indossava la nazionale di calcio, pallacanestro e la squadra di atletica.
Una tuta di maglia vera,calda e funzionale,Ottavio,precursore di un abbigliamento casual,segnò il suo primo traguardo.
Casa e bottega
Non c’era differenza tra casa e lavoro!
Mi ricordo di un intervista fattagli, in cui spiegava che il suo lavoro era la sua vita e che nella sua vita e nella sua realtà quotidiana, c’era la compartecipazione della sua famiglia, forza e creatività presa in prestito da Rosita agli esordi e poi dai figli e dai nipoti, una sorgente di ispirazione che lo ha accompagnato fino ai nostri giorni.
A loro, alla sua famiglia,  ha sempre insegnato a lavorare con sacrificio e dedizione  per essere i primi in qualsiasi cosa decidessero di diventare nella vita.
Ecco lo sportivo, l’agonista che non scende in campo mai solo per partecipare.
Oggi la famiglia Missoni è ancora tra le maison più importanti della moda.
Le stoffe  si sono tramutate in profumi, decorazioni, tappeti e oggetti d’arredo.
Dai profumi all’home design, dai filati agli arazzi.
PrfumMissoni home forniture

Stoffe a righe  sopra le riga.
Mago dei colori, ed incessante dedizione  alla sua macchina di maglieria.
Artigianalità e manualità erano la combinazione vincente per creazioni sopra le righeput to get, definito in America dal New York Times e dal Los Angeles  e new status symbol dell’ Italia  design degli anni 70.
La sua sensibilità, gli  accostamenti cromatici, una sapiente tecnica sartoriale hanno prodotto questo stravagante modo di tessire  e la genialità di rendere questi tessuti stoffe da tagliare, porterà l’azienda Missoni da piccola impresa  artigianale a brand di fama internazionale.
Il motivo geometrico, distintivo della maglieria Missoni è il  più rappresentativo della maison.

Materia e colore la sua arte.
Non esistevano solo i colori, per Ottavio, ma anche i toni!
L’accostamento di colori per lui era poetica vera e propria ,sapeva che un colore piuttosto che un altro, con l’effetto della luce è percepito un maniera diversa.
I colori sono dunque influenzati da tutti gli altri da cui sono circondati. Ciò per lui si  traduceva  in diverse forme di contrasto esistenti, armonia e contrapposizione ,il leit motiv dei suoi tessuti.
E da qui che le sue stoffe diventano dei veri e propri arazzi, e anche nell’arte Missoni fa parlare di sé.


Ottavio, ci ha commiatati ed ha lasciato la direzione della maison ai figli Angela e Luca, forse addolorato dalla recente e tragica scomparsa del figlio Vittorio, il suo spirito combattivo ha smesso di accompagnarlo e uno scompenso cardiaco lo ha portato via.
La sua vita è stata definita “sul fil di lana”, campione, prigioniero, esule, e  signore dell’alta moda, un galante cavaliere della giostra dei colori, un’artista degno di essere chiamato tale, un atleta del colore, il campione che ancora corre su una pista di atletica dai motivi geometrici che tanto ci ricordano le sue creazioni.
Così mi piace immaginarlo! E’ sono sicura che da oggi, in ogni arcobaleno troverò un pò dei suoi colori!
Ciao  Tai, dedicato a te!!!!
Titty

martedì 26 marzo 2013

Ma se si mangia si diventa PIEN UP?

Followers leggete il mio articolo e se doveste mettere su un pò di fianchi per un bel piatto di pasta ....e chi se ne frega!

fonte:
http://www.bigodino.it/blog/attualita/pien-up.html



Quale donna almeno una volta non si é sentita  "pien up"?
Eh eh partiamo dagli esordi....
Il termine  pin  adesso é il famoso codice di riconoscimento il Personal Identification Number ma fortunatamente é anche stato la radice di una parola anglosassone che racchiude il concetto di bomba sexy!
Letteralmente "pin-up"significa "da appendere", e in realtà le foto di queste ragazze venivano appese negli armadietti dei soldati impegnati sul fronte americano, durante la seconda guerra mondiale. Evidentemente ispiravano!
Ve le ricordate ? Procaci e sorridenti fiere delle loro curve e delle loro rotondità,
con gli shorts, le camicette sbottonate, prorompenti e fanciullesche sempre sorridenti e ambite....ma dose sono finite?
Oggi le pin up sono solo delle immaginette ingiallite un po' vintage, non ammiccano più e non ispirano più, sono passate di moda,
non sono più procaci e formose, sono grasse, hanno la 44 o peggio ancora la 46.
belle vere
Ecco oggi sono "pien up", malinconiche donne in carne, che piu che delle bombe sexy si sentono delle bombe e basta!
Entrano nei grossi store di abbigliamento, provano capi a iosa ma ogni volta che si specchiano vedono un quadro di Botero.
I grandi coutourier le hanno bandite, hanno creato il mito della donna filiforme , forse con meno stoffa da cucire contengono i costi!
Ma non sono meravigliose?
Vogue le ha immortalate come VERE ed ETERNE e la settimana della moda di Londra  ha dedicato loro  la FASHION PLUS SIZE WEEK!
Sta cambiando qualcosa.....e menomale!
Chi vuole proporre un elenco di blog o negozi on line per le "pien-up"? ;-)


venerdì 15 febbraio 2013